sabato 7 novembre 2015

Rocktrip Reviews: Methodica - The Silence of Wisdom (Vrec/Audioglobe)

Secondo album per i veronesi Methodica, metal prog band in giro già da alcuni anni e che decide di tornare sulle scene dopo un periodo di intensa attività live e la pubblicazione di un ep. Nel corso degli anni i Methodica hanno aperto i concerti di Dream Theater, Skunk Anansie, Marillion, Pendragon e questo, stando a quanto si sente su The Silence of Wisdom, deve aver incrementato notevolmente il carico di esperienza della band. L'ascolto suggerisce infatti l'immagine di una band di veterani, di professionisti impeccabili. Ed è quel che in effetti sono i Methodica, una band matura che conosce molto bene la materia che propone.
Otto brani, più una bonus track (una riuscita versione del classico Firth of fifth dei Genesis), per circa 70 minuti di metal progressive di alto livello. Questi i numeri di The Silence of Wisdom, in cui si esplorano i lidi di un genere che tutto sembra aver detto negli anni passati. Tuttavia i Methodica ritengono di dover testare ulteriormente le possibilità di questo genere. Ed hanno ragione loro, considerato che era davvero molto tempo che non mi entusiasmavo per un disco di questo tipo. Non starò qui a fare improbabili paragoni, ma i Methodica hanno davvero fatto centro nel voler arricchire il quadro con tonalità più scure e profonde, tipiche di bands quali gli A Perfect Circle e i Tool, relegando il sin troppo facile paragone coi Dream Theater ai margini del caso. Si parte subito forte: preceduta da un intro dal flavour drammatico, The Angel lies dying, non a caso scelta come singolo, cattura l'ascoltatore con melodie che coinvolgono subito, J costringe a ripetuti ascolti per cogliere in pieno il magnetismo che nasconde, Only Blue è di una bellezza ammaliante. Il piatto forte è però rappresentato dalle due mini suite, idealmente posizionate al centro dell'opera: la prima, Caged, suddivisa in quattro movimenti che alternano chiaroscuri affascinanti e che in oltre 13 minuti dimostra la grande capacità della band di cambiare pelle a seconda del contesto scelto; la seconda The Lord of Empty Spaces, più eterea e immaginifica nella prima parte, più sostenuta durante lo sviluppo centrale, regala momenti di grande solennità.
Pur volendo evidenziare le capacità tecniche di ogni singolo membro dei Methodica, si ha la costante sensazione di un gradevole equilibrio, pregio questo davvero non comune. In altre parole, nessuno cerca di sovrastare l'altro, tutti suonano per raggiungere un risultato condiviso, ovvero un'opera d'arte organica e riuscita. Forte di questa filosofia, Massimo Piubelli adagia le sue linee vocali, ora morbide, ora più vigorose, su un contesto sonoro ricamato da chitarre e tastiere sempre ispirate e sorrette da una sezione ritmica puntuale e robusta.
Non c'è che dire, The Silence of Wisdom è un album coinvolgente, ispiratissimo e di livello internazionale, in cui i Methodica confezionano una prova di straordinaria maturità. Un'opera di metal progressive come non si sentiva da tempo.

Voto 8/10    

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